giovedì 29 luglio 2010

Osservazioni ai contenuti del documento dell’assessore provinciale all’ecologia prof. Arena

http://www.terzomillennio.caserta.it/ambiente/170-osservazioni-ai-contenuti-del-documento-dellassessore-provinciale-allecologia-prof-arena.html

lunedì 19 luglio 2010

LETTERA APERTA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI S.MARIA C.V.


DISCARICHE DELLA CAMORRA, E’ STRAGE DI TUMORI

Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S.Maria C.V.-CE-,

abbiamo appreso, dalle pagine del quotidiano “Il mattino “ del 18/07/10, che Ella ha formulato, al Ministro dell’Interno, una proposta riguardante l’incidenza dei crimini ambientali sulla salute della popolazione. L’idea sarebbe quella di creare delle mappe di criticità ambientali con l’ausilio dell’Asl di Caserta e del corpo forestale dello Stato.
Di fronte a questa notizia a qualcuno di noi , appartenente alle Associazioni ecologiste presenti sul territorio provinciale è scappata l’esclamazione : Finalmente! Qualcuno ( tra le tante autorità preposte al controllo del territorio e alla repressione dei reati ambientali) si interessa della problematica, da tanti sollevata e relativa alla particolare incidenza delle patologie tumorali nella Provincia di Caserta della quale abbiamo scarse notizie. Più volte le Associazioni ambientaliste hanno lamentato la mancanza nel nostro territorio di un Registro tumori (nonostante la realtà a rischio da un punto di vista ambientale e le disposizioni adottate dalla Giunta Regionale – nella Seduta del 17 luglio 2007 - Deliberazione N. 1293). Sarebbe interessante conoscere i motivi della mancata attivazione da parte dell’ASL competente. Gradiremmo sapere, altresì, se e quando verrà istituito e fra quanto tempo potremo avere notizie sull’ incidenza e prevalenza delle varie patologie tumorali.
In assenza, si sarebbe potuto intanto cominciare dall’effettuazione di indagini mirate a fare luce sulla situazione attuale, attraverso i Medici di Base, il monitoraggio delle richieste di Invalidità e il numero di esenzioni ticket (PER PATOLOGIA TUMORALE) presentate agli Sportelli dell’ASL, l’analisi delle schede di dimissione ospedaliera (esiste un apposito ATLANTE) e tutte le altre fonti ritenute efficaci dagli epidemiologi . Di ciò, però, non abbiamo avuto notizia alcuna .Eppure questi accertamenti avrebbero permesso di individuare il numero reale di ammalati di tumore nel territorio provinciale , la tipologia prevalente e l’esatta localizzazione degli ammalati, (utile a rivelare eventuali concentrazioni in alcune zone e ad indagarne le cause al fine di rimuoverle.). Oggi, invece, ci troviamo a dover iniziare tutto daccapo senza il supporto di informazioni necessarie alle autorità, ma ancor più alla popolazione che si ritrova a dover subire gli effetti dei reati ambientali.
Quanti degli appartenenti alle Associazioni ambientaliste se ne sono andati in giro, in questi anni trascorsi, macchina fotografica in spalla, a riprendere le molteplici situazioni di abusi esistenti sul territorio provinciale e quante segnalazioni di discariche abusive sono pervenute ai solerti funzionari dello Stato incomodati dalle denunce loro pervenute e che, però, non hanno mai costituito un dossier per delimitare zone a rischio al fine di sorvegliarle?
Oggi( ma solo oggi) apprendiamo che viene costituito un centro di raccolta delle segnalazioni individuato negli Uffici della Procura della Repubblica di S.Maria C.V. Ad essa faremo riferimento nella speranza di ricevere risposte alle nostre paure.
Alle nostre Associazioni è stato, inoltre, riconosciuto un ruolo dalla Provincia nel complesso sistema dello smaltimento dei rifiuti . E’ stato creato, qualche anno fa, dall’Assessore preposto, un Coordinamento provinciale riunitosi poche volte e forse morto per scomparsa prematura e senza che nessuno ne abbia decretato il decesso.
Veniamo a conoscenza, dalle pagine del giornale citato, di “un patto di collaborazione” inteso ad individuare le cause dell’elevato numero di patologie tumorali in Provincia e il legame tra queste e le discariche abusive disseminate sul territorio. Tale patto tra Procura, Asl e Corpo forestale dello Stato dovrà essere formalizzato con la firma di un protocollo di intesa dal quale sono escluse le Associazioni di cittadini ( coloro che per anni hanno subìto) riconosciute dalla Provincia, ma non dalla Procura della Repubblica. Gli stessi “Medici per l’Ambiente” professionalmente competenti, da tempo sulle barricate ad evidenziare un fenomeno sotto gli occhi di tutti e di cui nessuno voleva saperne, non risultano invitati a siglare questo patto.
CIO’ STANTE CHIEDIAMO DI FAR PARTE A PIENO TITOLO
dell’Organismo che si va istituendo proprio come rappresentanti dei destinatari finali ed inconsapevoli della morte confezionata dalle cosche camorriste. Si potrebbe attingere dall’elenco delle Associazioni ambientaliste che hanno costituito, sotto l’egida della Provincia , il Coordinamento Provinciale. La partecipazione arricchirebbe di molteplici informazioni il Patto di collaborazione proposto e costituirebbe un passo avanti nella responsabilizzazione della popolazione in ordine alla denuncia dei reati ambientali.

Sicuri della Sua sensibilità sull’argomento
Porgiamo distinti Saluti.

Associazione “AbiTanti attivi” di S.Maria C.V.-CE- 18/07/10


martedì 13 luglio 2010

Le grandi manovre non finiscono mai ! Iniziamo a guardarci in faccia con i Referendum


Ormai non è rimasto più nessuno, nell’ambito della politica, che parli di società ed alla società uscendo dagli esercizi di schieramenti sciorinati alla stregua di formazioni calcistiche e di programmi elettorali sempre più noiosamente generici ed uguali.
Il politicantismo impone, quindi, il suo “primato” sulla convivenza collettiva (i diritti di cittadinanza, la copertura dei bisogni elementari, l' eguaglianza, eccetera) portando alla ribalta solo conigli mannari che aspettano le condizioni più favorevoli per sferrare il colpo con il cinismo necessario e, intanto, per ingannare l’attesa, non essendoci più gli ultimatum di un tempo, lanciano durissimi penultimatum o terzultimatum di guerra.La sfera del politico è stata interamente privatizzata e avvolta da un’aura di commedia grassa tale da farla apparire come una “casa chiusa”ove regna incontrastata la goliardia pecoreccia dei bei tempi andati.
Questo è un tempo di crisi nel quale molti non arrivano a fine mese e tra questi ci sono certamente i politici che già alla terza settimana sono costretti a cambiare partito per poter campare decentemente. Ritornano di moda i “governi di salute pubblica ( la salute di chi?)” a cui possono partecipare solo politici responsabili quelli “senza se e senza ma “ ( prima o poi dovremo metter mano a qualche legge che faccia divieto dei luoghi comuni, ripetuti come intercalari).
A noi comuni mortali non resta che pregare affinchè “ la ragione illumini chi ci governa mentre inzuppa il libero cucchiaio nella grande Zuppiera! E che la fortuna lo aiuti ad evitare gli Schizzi!!”
Nonostante questo clima da basso impero colpisce la moda corrente dell' iscrizione al club dei politologi. A questa “politologia senza politica” è devoluto il compito ingrato di interpretare gli arcani maggiori di coalizioni di potere ( che si intrecciano, si susseguono, si mischiano, si articolano, si dividono) e dei loro azionisti di riferimento. Pare che il gioco sia di difficile interpretazione perché sfuggito di mano agli stessi “pupari”. Lo spettacolo offerto, infatti, sembra quello di una scolaresca invitata dalla maestra a spostare banchi e sedie per permettere una visuale migliore della lavagna e della cattedra. Immaginate la confusione che si creerebbe con i bambini che ne approfitterebbero per trasformare il tutto in una gara di scontri .
Ebbene... come non constatare che il declino, o la dissoluzione, di queste forme di rappresentanza è divenuto ovunque quanto mai palese?...
Chi rappresentano le forze politiche in azione, gli uomini che rivestono cariche pubbliche, se non gruppi molto ristretti?
Possiamo ancora permettere che ci si nasconda dietro frasi generiche e vuote di qualsiasi significato come ad esempio “fare gli interessi della collettività”? In quanti di noi non è balenata, almeno per un attimo, l’idea che forse una vita senza potere sarebbe pure possibile?
Se questo è il sogno di una notte di mezza estate almeno, però, possiamo “con-venire” insieme per non lasciare nelle mani di chi ci amministra alcuni diritti fondamentali delle persone come quello all’ambiente, alla trasparenza degli atti. Proviamo allora ad utilizzare gli strumenti esistenti per imporre il nostro punto di vista. Qualche anno anni fa alcune libere associazioni cittadine proposero nr. 3 delibere di iniziativa popolare su problematiche riguardanti da vicino la nostra vita quotidiana. E’ il caso oggi di dare un seguito a quell’impulso trasformando quei disegni di atti amministrativi , sottoscritti da più di ottocento cittadini, in un Referendum cittadino per riprenderci la parola che ci è stata tolta.
Le decisioni che riguardano l'essere-in-comune non sono mai state prese dai politici nemmeno nel passato recente e/o lontano, ecco perché non lo rimpiango , ne conservo ancora la memoria. Al riguardo ,mi è tornata alla mente una versione dal latino dei miei verdissimi anni. Si intitolava “Una vecchia arguta”e iniziava con “Anus quaedam” cercatela su internet e capirete.
Gerardo D’Amore
12/07/2010
Associazione “AbiTanti attivi di S.Maria C.V.
Nella Foto: Mura dionigiane a Siracusa (Dionìsio I , detto il Vecchio, conosciuto anche come Dionigi, 430 a.C. – 367 a.C., fu un tiranno di Siracusa.
Anus quaedam...
"Mentre tutti i siracusani si auguravano la morte del tiranno Dionigi per l'eccessiva severità dei modi e la ferocia di animo, soltanto una vecchia ogni giorno pregava gli dei affinchè il tiranno non morisse. Quando Dioniso venne a saperlo, incuriosito per l'immeritata benevolenza, fece chiamare la vecchia e chiese il perchè facesse questo. Allora quella: lo faccio ben consapevolmente. Quando ero giovane e i siracusani erano oppressi da un crudele signore, io pregavo per la sua morte. Quando quello fu ucciso, un tiranno ancora più malvagio prese il potere e noi chiedevamo agli dei la sua fine. Ora sei venuto a governarci tu, che sei malvagio quanti altri mai e crudelissimo. E per tale ragione, nel timore che alla tua morte ti succeda uno ancora peggiore, prego gli dei che ti conservino a lungo" (http://evergreen-quattrochiacchiere.blogspot.com/2008/02/la-vecchia-siracusana-e-dionigi-il.html).