sabato 4 giugno 2011

Attribuzione seggio alla lista “Uniti per Esistere”


Al Sig. Presidente dell’Ufficio Centrale
presso il Comune di S.Maria Capua Vetere
Sede
Il sottoscritto Dott. Antonio Merola, delegato della lista Uniti per Esistere, in merito all’attribuzione dei 10 seggi da assegnare all’opposizione, così come risulta da sito del Comune di Santa Maria Capua Vetere, ritiene che, contrariamente a quanto riportato,  uno debba essere attribuito alla Lista Uniti per Esistere sulla base delle seguenti considerazioni:
1)      al primo turno l’elettore esprime, con il proprio voto, la scelta rispetto al candidato sindaco, alla lista e al candidato consigliere;
2)      al secondo turno (ballottaggio) l’elettore può esprimere solo il voto per scegliere il sindaco tra i due che sono stati ammessi al ballottaggio;
3)      al secondo turno non vi è nessuna relazione tra elettore e lista elettorale in quanto al secondo turno sono le singole liste che, autonomamente, senza alcun mandato esplicito da parte del proprio elettorato (espresso al primo turno) decidono di appoggiare uno dei due attraverso un percorso tecnico denominato “apparentamento”;
4)      la lista che non si apparenta ha rispettato la volontà ed il mandato del proprio elettorato ponendosi per scelta all’opposizione rispetto a chiunque dei due sarebbe stato eletto sindaco al secondo turno;
5)      al ballottaggio l’elettore non esprime il collegamento tra lista o aggregazione di liste del primo turno e candidato sindaco al secondo turno: non tutti gli elettori che hanno votato al primo turno si recano a votare al secondo turno (la percentuale è più bassa) e non tutti quelli che votano al secondo turno hanno votato al primo turno;
6)      il non apparentamento rispetta il mandato del proprio elettorato che si pone in opposizione a tutti gli altri e di questa scelta bisogna tenere conto nell’assegnazione dei seggi e designazione dei consiglieri che andranno a comporre il Consiglio;
7)      al secondo turno l’apparentamento è un percorso che non garantisce nessuna correlazione tra scelta effettuata al primo turno e scelta del sindaco al secondo turno. L’apparentamento è una scelta elettorale “tecnica” che permette, alle liste che si apparentano con il candidato sindaco eletto, di entrare con i propri consiglieri in maggioranza e di usufruire del premio di maggioranza che fa aumentare il numero dei consiglieri assegnati in numero maggiore rispetto a quello previsto dal semplice calcolo proporzionale;
8)      tale percorso di apparentamento sicuramente non comporta una maggiore omogeneità nello schieramento di maggioranza e una maggiore governabilità, contrariamente a quanto si propone di realizzare l’attuale sistema elettorale;
9)      dopo il secondo turno (ballottaggio) è chiaramente definito lo schieramento di maggioranza costituito dall’insieme di tutte le liste che hanno appoggiato il sindaco eletto, ma, per quanto riguarda l’opposizione, non è identificabile in modo univoco con lo schieramento (gruppo di liste) che ha appoggiato il candidato sindaco non eletto, ma con tutte le liste, comprese quelle che hanno superato il 3%  di voti, e che hanno scelto di stare all’opposizione non apparentandosi;
10)   la composizione dell’opposizione deve rispettare la volontà dell’elettore espresso al primo turno a garanzia della più ampia rappresentatività possibile e ciò viene realizzato ed assicurato da una assegnazione dei seggi fatto sulle singole liste per le quali viene a cadere qualunque effetto dovuto alla scelta di appoggiare il candidato sindaco non eletto, nella speranza di andare a comporre la maggioranza ed usufruire del premio di maggioranza: il candidato non eletto sarà un semplice consigliere al quale viene attribuito uno dei seggi spettanti alle liste;
11)  con l’apparentamento si pregiudica l’omogeneità dello schieramento vincente (purtroppo qui vi è una chiara correlazione tra gruppo di lista e candidato sindaco), ma viene garantita anche la rappresentatività di liste che non hanno superato il 3% di voti validi mentre,  nel caso dell’opposizione, questa garanzia di rappresentatività verrebbe addirittura negata a liste che hanno superato il 3%;
12)  si ribadisce che nella composizione dello schieramento di opposizione deve essere tenuto in considerazione la scelta della lista che, rispettando la volontà del proprio elettorato, si è posta all’opposizione non apparentandosi con nessuno dei due candidati sindaci; deve essere valutato e confrontato quindi il risultato delle singole liste per garantire una più ampia e corretta rappresentatività nell’intero Consiglio comunale. Tale rappresentatività  sarebbe seriamente compromessa nel caso in cui si favorisse il gruppo di liste apparentate. Dopo la fase di ballottaggio tutte le liste che non sono collegate al candidato eletto sindaco fanno parte dell’opposizione e concorrono ciascuna con  i voti del primo turno, indipendentemente dalla storia che le ha portate all’esito finale.
13)  Non è possibile che la scelta tecnica di apparentarsi, non collegata alla volontà espressa dall’elettore al primo turno, possa discriminare tra l’avere o non avere l’attribuzione di un seggio nell’opposizione.

S.Maria C.V., 01/06/2011
Distinti Ossequi

Dr. Antonio Merola