domenica 23 novembre 2008

Grazie, perché...Lo spettacolo "Napoli ieri e oggi" presso il Teatro della Scuola "Coniugi di Monaco" di Sant'Andrea in S.Maria Capua Vetere





“…Grazie, perché vai per la tua strada piena di sassi come la mia…”, dice la canzone cantata da Gianni Morandi ed Amii Stewart.
Ma stasera questa canzone l’hanno cantata Sara Iannotta e Antonio Aulicino nello spettacolo “Napoli ieri e oggi”, presso il teatro della Scuola “Coniugi di Monaco” di S.Maria Capua Vetere, Rione Sant’Andrea, e senza aver nulla da invidiare a quei due mostri sacri della musica. Ma io aggiungo, grazie per essere così bravi e belli, per averci regalato qualche ora di felicità ad ascoltarvi. Grazie a Carmen Zito, che certamente si avvierà da stasera a percorrere il firmamento dello spettacolo e, in particolare, del canto, con la sua intonazione perfetta, purezza del timbro vocale, capacità espressive sia ritmiche che interpretative, in una parola, del belcanto. La nostra gratitudine va a tutti voi: Luigi, Venanzia, Francesco De Felice, Cristina, Giusi, Lucia, Teresa, Andrea De Luca, Marianna, Lella, Michela, Gennaro, Andrea Pasquariello, Federica, Francesco Ricciardi, Giovanni Merola, Marianna, Francesca Merola, Morena, Francesca Cosmo e Andrea Merola, guidati dalla mano sapiente di Suor Ubaldina ed indirizzati nel canto dal discretissimo Mimmo Cantiello. Tutti voi siete anche studenti modello, impegnati nei più svariati campi dello scibile umano, dalla medicina all’ingegneria, dalle tecniche farmaceutiche alle materie umanistiche, e licei scientifici, classici, artistici e il piccolo “scugnizzo” Andrea in seconda media. E’ vero, voi siete migliori di noi. Noi “…siamo pieni di vizi, di ticchi e di orrori - noi, gli uomini, i padri…” (C.Pavese). Non abbiamo combattuto a sufficienza per crearvi un ambiente migliore, rischiate, nonostante la vostra altissima preparazione culturale, di avere per il vostro futuro un lavoro precario, temporaneo, poco certo. Ma per fortuna siete pieni di entusiasmo e di arte, saprete percorrere la vostra strada “piena di sassi” meglio di come abbiamo fatto noi. “Grazie perché
mi hai fatto sentire che posso anch'io volare
…”.