giovedì 25 febbraio 2010

l’Ordine degli Architetti di Caserta s’accorge dell’esistenza del “Piano-Casa”


Con un provvedimento opportuno e tempestivo il Consiglio dell’Ordine degli Architetti – pianificatori – paesaggisti – conservatori della provincia di Caserta interviene sull’argomento “Piano – casa”, come si apprende dal comunicato stampa del 23/02/10, che annuncia la organizzazione di un seminario, con incontri a cadenza mensile, finalizzato ad assistere in “corso d’opera” la vasta platea di committenti, amministratori, imprese e progettisti, alle prese con il rompicapo di mettere d’accordo la Normativa Tecnica per le costruzioni e le leggi che tutelano i beni ambientali con le disinvolte prospettive edificatorie offerte dagli artt. 4, 5 e 7 della Legge Regionale 19 del 28 Dicembre 2009.
Il programma comprende interventi di “rappresentanti” della Regione, che ci spiegheranno la “filosofia” della legge (ci mancherebbe… chi meglio di loro?), funzionari del Genio Civile e delle Sovrintendenze che ci porteranno per mano per i “sentieri stretti” del rispetto delle norme in un contesto di abbaglianti chimere, ma così accidentato e periglioso, rappresentanti dell’ordine di categoria dei costruttori e degli industriali che avanzeranno le loro proposte per rendere sempre più funzionali al “rilancio economico” della Terra di Lavoro le operazioni immobiliari… etc….
Non è dato sapere se agli oltre duemila architetti – pianificatori – paesaggisti – conservatori sarà concesso il diritto di parola.
Siamo sicuri però che sia loro consentito di ascoltare e prendere diligentemente preziosi appunti: pertanto, commossi, non possiamo che ringraziare per la gentile concessione.
D’altra parte cos’altro avremmo la pretesa di dire oggi noi architetti – pianificatori – paesaggisti – conservatori, che in tutti questi anni non siamo stati capaci di dire nulla di autenticamente nostro (frutto di un aperto dibattito all’interno della categoria) su Area Metropolitana Napoletana, Conurbazione Casertana, massacro del territorio, periferizzazione dei tessuti urbani, inquinamento, aggressione delle colline e dei boschi, distruzione dell’agricoltura, mortificazione dei Centri Storici e dei Siti Archeologici…
Siamo stati travolti (compiacenti o annichiliti) nel gorgo dei processi che in questi decenni “altri” hanno attivato e gestito.
E così l’Ordine di Caserta, che ben rappresenta il nostro livello culturale e di coscienza civica, ancora una volta non ha potuto fare nulla di meglio che “mettersi a disposizione”.

Arch. A. Di Patria